Ma voi vi ricordate com’è camminare di sera per Roma?
A me ha sempre fatto venire in mente l’estate d’inverno, come quando vai in vacanza e sali sull’aereo con cappotto e sciarpa e poi atterri ed inizi a girare a piedi scalzi e l’aria è calda e sa di spezie e medio oriente.
Per me Roma è km macinati a piedi, tra sanpietrini, artisti di strada e “acchiappini” che ti invitano a fermarti per mangiare. È il Colosseo, la metro C, Springsteen al Circo Massimo, motorini parcheggiati, le tele di Caravaggio a S.Luigi dei Francesi e Campo dei Fiori.
Ma Roma è anche San Pietro, uno dei luoghi più conosciuti, fotografati, instagrammati del mondo.
Eppure.
Eppure c’è un luogo nei pressi di S.Pietro che è un po’ un’estate in inverno, una meta per pochi, quando tutti hanno lo sguardo rivolto verso la Basilica, la Pietà di Michelangelo o il Colonnato del Bernini.
Bisogna scendere fino a 12 mt sotto la pavimentazione attuale, per scoprirne il segreto: la Necropoli di San Pietro.
Attenzione, non parlo delle Grotte Vaticane, le tombe dei Papi che tutti abbiamo visitato la prima volta che siamo entrati a San Pietro. Ma ancora più in profondità c’è una vera e propria necropoli romana, in corrispondenza della navata della Basilica, che si estende per oltre 70 mt, con cunicoli, edifici sepolcrali e affreschi. Una piccola Pompei sotterranea.
Un’area sepolcrale dove venivano sepolti i cristiani perseguitati nel circo che l’imperatore Caligola aveva fatto costruire qui nel 37 d.C. e dove, secondo tradizione, venne crocifisso e sepolto anche l’apostolo Pietro, sulla cui tomba l’imperatore Costantino edificherà la Basilica nel IV secolo.
Per visitarla occorre prenotarsi perché vi entrano solo 200 visitatori al giorno. Duecento fortunati che dovranno vestirsi per il freddo e per rispetto al luogo sacro, dimenticarsi di soffrire di claustrofobia per addentrarsi nei cunicoli sotterranei e per una volta, lasciare macchine fotografiche nelle custodie e cellulari in tasca perché è vietato fare foto: si memorizza tutto con gli occhi e con il cuore.
Questo luogo è una sorpresa inaspettata, è un’estate nell’inverno del traffico romano e dei turisti di San Pietro.